L’importanza delle investigazioni per le PMI nella ripresa economica

A seguito della penalizzazione da alcune norme europee che riducono all’1% l’affidabilità sui ritardi di pagamento nei conti in rosso e sconfinamenti si ampliano gli scenari di incertezza nella P.M.I.

Parlare oggi di Progetti Finanziari Futuri, se si deve contare solo sulle proprie risorse e non si può contare su aiuti né da Banche né da Fondi di Stato, presenta per le P.M.I., uno scenario apocalittico, anche perché molte di queste aziende si trovano già nell’impossibilità di adempiere agli obblighi di pagamento ordinari verso i fornitori e/o dipendenti.

Generalmente proprio gli Istituti di Credito, che prima permettevano a queste aziende anche di sconfinare oltre ai fidi concessi, oggi nel periodo di maggiore bisogno, anche in virtù delle nuove norme europee, stanno irreversibilmente chiedendo ai clienti di rientrare nei fidi e a molti di questi chiudendo addirittura definitivamente i fidi, condannando molte di queste aziende “soprattutto le più piccole e le più deboli” alla CHIUSRA definitiva.

MA PERCHE’ ACCADE QUESTO.

Ce da dire che gli Istituti di Credito si affidano a score aziendali di affidabilità commerciale, determinati in modo automatico da Banche Dati le quali offrono le storie di società o persone fisiche-giuridiche in base ad un patrimonio di informazioni acquisite nel tempo, che utilizzano come criteri per valutare il rischio di credito in base a:

  • i bilanci dell’ultimo anno (nel 2020 molte aziende hanno avuto fatturati dimezzati se non annullati);
  • l’andamento di crescita dell’ultimo anno (parliamo sempre del 2020 dove più del 70% su base nazionale sono le aziende che chiuderanno l’anno in perdita, per non considerare quelle che hanno deciso proprio di cessare l’attività per sempre);
  • gli eventi negativi e i pagamenti annullati per mancanza fondi;
  • la mancata crescita aziendale dettata sempre dai criteri sopra descritti.

I suddetti dati aumentano in questo modo il rischio di inaffidabilità delle aziende che se lo si va ad aggiungere al rischio di insolvenza oramai presente nel 70% del tessuto imprenditoriale italiano “visto appunto il blocco del lavoro forzato a causa del Covid-19 del 2020” formulando di conseguenza score aziendali di affidabilità NEGATIVI.

Ma analizziamo meglio il fenomeno degli score aziendali di affidabilità NEGATIVI.

I dati cosi raccolti dalle maggiori banche dati italiane ed incrociati con i dati sui pagamenti nella P.A, vengono analizzati e sintetizzati da dei software che in modo del tutto automatico generano dei report indicanti lo score di affidabilità e il fido medio concedibile, calcolando questi ultimi in base ad un algoritmo.

Solo nei casi di maggior rischio, “oggi il maggiori rischio si è impennato visto che oltre il 70% delle PMI è in forte contrazione” l’istituto di Credito a questa prima valutazione aggiunge anche delle informazioni reperite in loco direttamente da un’Attività Investigativa, che oltre ad analizzare le fonti ufficiose utili a muovere i primi passi per una investigazione potrebbe raggiungere risultati di affidabilità del Credito non evidenti nelle ricerche della banche dati ma sufficienti a dare maggiori chance all’Istituto di Credito per mantenere attivo il credito.

Questa stessa valutazione vale per le P.M.I. che vogliono superare la CRISI e sopravvivere nel 2021; Non potranno in alcuni casi avvalersi dei fidi bancari che forse potrebbero essere stati a loro ridotti se non annullati, ne potranno basarsi sui risultati di informazioni commerciali che provengono da sistemi automatizzati e che si basano sull’andamento dei dati comunicati nell’ultimo anno “2020” e per questo motivo, se vogliono sopravvivere nel 2021 cercando di aumentare il loro fatturato e cercando nuovi clienti e nuovi partners, l’unica strada percorribile è quella di tornare ai vecchi sistemi Investigativi cosi come stanno facendo le Banche, rivolgendoci ad un Agenzia investigativa regolarmente autorizzata.

L’attività specifica più richiesta sarà l’indagine patrimoniale sui clienti e sui fornitori, un’indagine molto approfondita che permetterà alle aziende di affidare terzi con garanzie dirette, (non potendosi più basare delle informazioni commerciali pronte che basandosi su algoritmi artificiali darebbero, alla luce dell’ultimo anno, oltre il 70% dei risultati come inaffidabili).

È così infatti il 2021 ci fa ripartire dai vecchi sistemi.

Chi vuole sopravvivere e vuole mantenere se non aumentare il proprio portafoglio clienti, cercando di salvare e recuperare il contenzioso aziendale creato dai mancati incassi, non potendo appoggiarsi agli istituti di credito, dovrà affidarsi necessariamente alle Agenzie di Investigazione, che a differenza delle banche dati attraverso le informazioni investigate potranno fornirvi risultati di affidabilità che non esistono nelle banche dati eventualmente integrate da indagini in loco per comprendere l’effettiva capacità economica delle aziende oggetto del vostro interesse e l’effettiva possibilità di essere da voi affidate o meno ed attraverso quali sistemi.

E un po’ come fare un viaggio indietro nel tempo; Stanno già circolando di nuovo le Cambiali, che come i vecchi tempi non vengono più usate come anticipazione di credito ma ahimè come garanzia effettiva di pagamento; Proprio in questo caso è indispensabile l’attività di un Investigatore Privato che saprà indicarvi in modo preciso e puntuale la possibilità di incasso del credito e se questo deve essere fatto in cambiali la persona più giusta per l’avvallo di garanzia.

Un consiglio, se volete sopravvivere alla CRISI del 2021 influenzata negativamente dalla chiusura dei crediti da parte delle Banche, armatevi oltre che di coraggio di un’Agenzia Investigativa di fiducia, e se il vostro portafoglio clienti è provinciale è preferibile sceglierne una che operi sul vostro territorio. Un ulteriore consiglio, diffidate dalle attività investigative che costano troppo poco.

Detto questo, buon 2021 alla Piccola e Media Impresa Italiana in questo momento di forte cambiamento.

Autore Dott. Paolo Lecce